Leucemia linfoblastica acuta – Philadelphia

Buongiorno, sono un ragazzo di 26 anni affetto da leucemia linfoblastica acuta Philadelphia +, ho la fortuna di avere una sorella compatibile al 100 % ed a fine mese di maggio faro’ il trapianto di midollo… Ora mi chiedo: e’ vero che e’ la più difficile da curare? Quante possibilita’ ci sono di guarire definitivamente (tenendo conto che assumo glivec senza problemi ed ho raccolto le mie cellule staminali come scorta dopo aver superato abb bene 3 cicli di chemio)? Potro’ tornare a fare attivita’ fisica?

Grazie
(Anonimo)

Risposta  

Ci scusiamo innanzitutto per il ritardo della risposta. In effetti la LLA Ph’-positiva è fra le forme leucemiche che hanno finora richiesto il trapianto di midollo da donatore sano come unica terapia in grado di eradicare definitivamente la malattia e quindi è fondamentale procedere con il programma di trapianto dalla sorella già impostato. Se non vi saranno complicanze, in particolare una malattia trapianto-contro ospite cronica estesa, la qualità di vita post trapianto è tale da consentire sicuramente la ripresa dell’attività fisica. L’aggiunta del Glivec alla terapia della LLA è così recente da non permetterne una valutazione a medio-lungo termine ma i primi risultati sono molto promettenti e lasciano sperare che l’integrazione Glivec-chemioterapia-trapianto porti a percentuali di guarigione molto superiori a quelle finora ottenute.

Moltissimi auguri