Leucemia mieloide cronica

A mia mamma, che ha 56 anni, e’ stata diagnosticata una leucemia mieloide cronica il 13 novembre 2003. I sintomi erano : stanchezza, colpi di calore notturni. Al momento della diagnosi la milza aveva dimensioni doppie rispetto al normale. In questo momento si trova in ospedale e viene trattata con mg400 di Glivec da 3 giorni. Vorrei avere maggiori informazioni sulla sopravvivenza con questo tipo di malattia.Grazie.

Anonimo

 

 Risposta  

La leucemia mieloide cronica aveva una sopravvivenza media di 4-5 anni, si concludeva con una fase terminale acuta detta crisi blastica, e l’unica possibilità concreta di guarigione era l’effettuazione di un trapianto di midollo compatibile. In alternativa, con la terapia con interferone si poteva sperare in una guarigione in non più del 10% dei pazienti. Le frasi precedenti sono coniugate al passato perchè con l’introduzione del Glivec tutto il quadro prognostico si è radicalmente modificato in meglio ed è concreta la speranza di poter guarire una gran parte dei pazienti con l’uso di questo farmaco altamente innovativo. Essendo utilizzato solo da pochi anni non è possibile sapere che percentuale di guarigione definitiva si potrà ottenere, ma possiamo essere ottimisti sapendo già che il Glivec ha ottenuto la scomparsa dei segni di malattia nel midollo in percentuali variabili sia in pazienti nella fase terminale o preterminale della malattia, sia in pazienti nella fase cronica ma refrattari alla terapia con interferone, sia ancora in pazienti recidivati dopo trapianto di midollo. Sarà utile, per giudicare precocemente l’andamento della terapia, controllarne gli effetti dopo tre e sei mesi sui cromosomi delle cellule midollari e sul livello dell’oncogene bcrabl, quantificabile anche sul sangue. Questo oncogene costituisce il miglior marcatore della presenza della malattia anche in tracce minime e la sua riduzione o scomparsa sembra correlare con la possibilità di guarigione completa.

Con i migliori auguri