Leucemia mieloide cronica

A mio padre, che ha 64 anni ed è cardiopatico, è stata diagnosticata una leucosi mieloide cronica.Sta rispondendo bene ai farmaci, vorrei gentilmente sapere se trovando un donatore compatibile sarebbe possibile un trapianto vista l’età e la sua cardiopatia e anche quanto generalmente può vivere un paziente che contrae questa malattia.

Grazie.

Anonimo

Risposta

La terapia di prima scelta nel paziente proposto è sicuramente il Glivec (imatinib), alla dose di 400mg/die se, come è verosimile, il paziente alla diagnosi è in fase cronica.Si discute sull’indicazione al trapianto da donatore, che fino all’avvento del Glivec era l’unica terapia curativa per la leucemia mieloide cronica. Comunque l’indicazione al trapianto, per i rischi di mortalità dello stesso che aumentano proporzionalmente all’età, era riservata a pazienti di età <50-55 anni con donatore in famiglia e a pazienti ancora più giovani con donatore volontario extrafamigliare. Età e cardiopatia controindicano perciò il ricorso al trapianto di midollo all’esordio di malattia.La cardiopatia non dovrebbe creare problemi alla terapia con Glivec, salvo per la possibilità che compaiano edemi declivi, peraltro gestibili con l’aggiunta di diuretico. La sopravvivenza di questa malattia non è prevedibile dall’avvento del Glivec, essendo sicuramente superiore ai 4-5 anni dell’epoca preGlivec. Usiamo questo farmaco da pochi anni e i risultati sono così buoni che è possibile sperare nella guarigione definitiva, ma per fare previsioni affidabili dobbiamo aspettare che passino ancora alcuni anni.

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