Leucemia mieloide acuta

A mia madre, di 78 anni, in perfetta forma fisica è stata diagnosticata una leucemia acuta mieloide M1. Belasti mieloide pari al 37% all’esame morfologico midollare e displasia della serie megacariocitaria. Ha cominciato la terapia chemioterapia con Vidaza. Vorrei sapere per favore se ci sono probabilità di remissione e, in caso negativo, qual è il decorso della malattia. Anonimo

Risposta

Gentilissima Signora La terapia con Vidaza nella leucemia mieloide acuta ha dimostrato di essere più efficace di altre opzioni come la chemioterapia standard o la terapia di supporto nei pazienti che hanno una % di blasti nel midollo compresa fra il 20 e il 30%. Ci sono studi pubblicati che si riferiscono a pazienti con una quantità di blasti superiore al 30%. I pazienti descritti in questi studi potrebbero essere selezionati in positivo e quindi i risultati potrebbero essere un po’ ottimistici. Comunque uno studio multicentrico italiano ha riportato una risposta nel 48% dei casi simili a sua madre che è durata in media per 13 mesi. A 1 anno e 2 anni dall’inizio della terapia erano vivi rispettivamente il 58% e il 24% dei pazienti. I casi non responsivi possono continuare con la terapia di supporto trasfusionale antibiotica etc e se non compaiono infezioni o emorragie gravi possono avere comunque una discreta qualità di vita. Purtroppo non siamo a conoscenza di altri trattamenti potenzialmente più efficaci a meno che le caratteristiche dei cromosomi della leucemia di sua mamma, che non conosciamo, fossero particolarmente favorevoli.

Ci spiace non poter dare notizie migliori ma le facciamo comunque i nostri migliori auguri.